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le origini

Nasce l'idea dei Tresentmeter da un'intuizione di Marco L., che ha voluto unire sotto questo nome un gruppo di amici legati dal piacere di pedalare su una bici da corsa.

Una domenica di settembre del 2016, Marco, Andrea, Paolo, Pietro e Roberto (detto Bob) decidono di affrontare la salita del Ghisallo.

Ma adesso, si riportano le parole di Marco, che meglio descrivono gli esordi: "Dopo due ore e cinquanta minuti, arrivati alla chiesa dei ciclisti in uno stato che definire distrutto è poco, propongo agli sventurati che mi aspettavano da una mezz'ora buona di prenderci un caffè. Andrea, fresco come una rosa, e Paolo mi dicono "andiamo qui avanti a prendere un caffè, saranno trecento metri" e mi indicano una strada che si inerpica scomparendo nella boscaglia. Sono restio perché le gambe mi reggono poco ma vengo convinto e così procedo confidando che si tratti solo di trecento metri.

Nella realtà, sono altri quattro chilometri di tornanti e salita al 7/10 % e durante la salita le bestemmie le hanno sentite anche nel vicino lago Maggiore. Arrivati in cima a Piano Rancio, Andrea dice "ve l'avevo detto che erano solo trecento metri".

Paolo aggiunge: "I Tresentmeter sono nati quel giorno da un gruppo di amici che hanno sfidato il Ghisallo incoscienti della fatica che li attendeva. Da quel giorno, tutti i nostri giri, nei momenti di difficoltà e fatica, sono stati accompagnati da: "ma dì dai, saranno tresentmeter".

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